ATTENTI A QUEI DUE! Non è solo il titolo di una fortunata serie di telefilm, ma anche il monito che dobbiamo tenere presente, in questo periodo oscuro della politica italiana. I "due" di cui parlo, sono Beppe Grillo e Paolo Ferrero: il primo è un ex-comico (visto che non fa più ridere da un quarto di secolo), campione mondiale di populismo ed esperto galattico in demagogia applicata, mentre il secondo è, ahinoi, un ministro della repubblica, capace di raggiungere vette di irresponsabilità mai toccate da nessun altro suo predecessore (il che è tutto dire). Che squallore! Sulla pecoreccia oratoria di Grillo, preferisco soprassedere; quello che mi preme sottolineare è la pericolosa battaglia portata avanti dal riccioluto genovese, visto che è molto facile sparare a zero sulle istituzioni democratiche, senza proporre alernative intelligenti, o peggio, blaterare di "parlamento pulito" e di "ineleggibilità" anche per chi è stato condannato solo in primo grado. Bravo, proprio quello che ci vuole, un bel modo di ripristinare la legalità nel nostro paese, attribuendo alla magistratura l'arma che serve per condizionare in toto il potere legislativo. Non sorprende che fra i pochi sostenitori delle baggianate di Grillo ci sia Di Pietro, un "politico" i cui equilibrati sistemi abbiamo già avuto modo di saggiare nel famigerato decennio di mani pulite. Che poi a farci la morale sia un pregiudicato per omicidio colposo plurimo, è francamente, esilarante, al limite del grottesco. Quindi, dal più profondo del cuore, a Grillo ed ai suoi grillini: VAFFANCULO!!! Un "consiglio" che estendo volentieri al "ministro" Ferrero che, in un momento di delirio comunista, ha invitato il popolo degli immigrati (clandestini) a scendere in piazza, contro il governaccio che così degnamente rappresenta, per pretendere (come se già non lo facessero e quasi sempre con protervia) più diritti; a scapito degli italiani , già costretti a tollerare l'illegalità diffusa, figlia della politica iresponsabile e scellerata (dei compagni di Ferrero), del tutto indegna di questo nome, che sta proiettando il ceto medio nell'indigenza. Quindi, caro ministro, raggiunga in piazza il Sig. Grillo, in modo che tutti gli italiani senzienti, possano esprimere liberamente, sia l'apprezzamento per la sua lodevole trovata che per il demagogico livore antipolitico dell'ex-comico genovese.