A furia di gridare "al regime" ed additare il Presidente del Consiglio come un satrapo sanguinario, siamo arrivati alla violenza vera, quella che sfigura i volti e provoca orrore nella gente perbene (termine non più di moda, specialmente fra i giornalisti di sinistra). Era inevitabile che gli insulti continuati (e premeditati) di certa stampa e le deliranti reprimende del leader de l'Italia Dei Livori sortissero un qualche effetto nefasto fra le moltitudini di catechizzati sostenitori della dottrina maoista. Un po' meno prevedibile era la ridda di reazioni divertite e/o addirittura negazioniste, sulla triste vicenda, che hanno provocato un terremoto nei social network e sui blog più "progressisti".
Comunque, voglio esprimere il mio personale augurio di pronta guarigione a Berlusconi, sicuro che uscirà indenne (anzi rafforzato) da questo episodio di cieca violenza, sperando di non dover più assietere, in futuro, a simili barbare degenerazioni dello scontro politico.