mercoledì, ottobre 22, 2008
«l'occupazione di scuole e università. L'occupazione non è una dimostrazione di libertà o un fatto democrazia, ma è violenza verso gli altri». Questo l'estratto di una dichiarazione del premier, Silvio Berlusconi, sul tema della crescente insofferenza dei "collettivi rossi" e pecoroni al seguito, alla ventilata riforma Gelmini. Inoltre, ha aggiunto: «L'ordine deve essere garantito. Lo Stato deve fare il suo ruolo, garantendo il diritto degli studenti che vogliono studiare di entrare nelle classi e nelle aule». Parole che, in qualsiasi altro paese civile, sarebbero state accolte con favore e che nessuno si sarebbe mai sognato di contestare. In Italia?!? Apriti cielo! I soliti inutili sinistri, da Veltroni a Di Pietro, passando per Violante (ma non era andato in pensione?), supportati dai media asserviti alla causa rossa, si sono subito adoperati per imbastire una polemica ansiogena, quanto ridicola. Purtroppo, come ho già avuto modo di segnalare in passato, l'aria marcia di '68 comincia a diventare irrespirabile. Troppo ghiotta l'occasione, per i "trombati" dal popolo, ma irriducibili assetati di poltrone, di esercitarsi nel loro sport preferito; schierare le truppe d'assalto in Kefia e bandiera rossa - quei collettivi studenteschi, no-global, ragazzotti imberbi pronti a tutto pur di saltare una lezione - all'okkupazione, la violenza (sempre meno verbale e più fisica) e la delegittimazione del governo (sgradito) liberamente eletto. Vogliamo ripetere così stupidamente gli errori del recente passato, i cui disastri stiamo ancora pagando? Vogliamo caricare sulla schiena di nostri figli e nipoti un altro sciagura collettiva, fotocopiando per loro i "formidabili anni" di Capanna e della sua generazione di sconsiderati? Bene, allora, sottovalutiamo pure i primi, inequivocaboli, segnali di degenerazione della polemica politica e beviamo d'un fiato le idiozie preconfezionate, che i professionisti della falce e martello ci serviranno per legittimare la loro nuova "rivoluzione democratica".

Sign for Per il maestro unico

 
posted by LuK at 19:29 | Permalink |
domenica, ottobre 12, 2008

 
posted by LuK at 21:16 | Permalink |
lunedì, ottobre 06, 2008

Tanto per essere chiari: Vaffanculo! A Liberazione, Lerner e Santoro. Che si portino alla meritata destinazione tutti gli idioti che cascano nel loro tranello. E' ormai chiaro, ad ogni italiano pensante, che i livorosi orfanelli del comunismo (sconfitto dalla storia e dalle urne) stanno tentando di arruolare nelle loro truppe gli immigrati (regolari o meno, a loro poco importa), con la speranza di rinpinguare il risicatissimo bacino di voti sinistro, cavalcando (pensa un po') l'odio antitaliano che serpeggia in moltissimi "invasori". Titoli come quello di "Liberazione" (qui a fianco) o trasmissioni come "Anno Zero", dove un Lerner con la bava alla bocca (sia in senso figurato che reale), criminalizza, in maniera intollerabile, l'italiano che (giustamente) ne ha pieni gli attributi di doversi sentire straniero in casa propria, sono semplicemente I N D E C E N T I !!! Certi media stanno, scientemente, strumentalizzando alcuni fatti di cronaca per alzare il livello dello scontro, da politico a civile. Ma si rendono conto, questi imbecilli, di cosa stanno facendo? Ora qualunque immigrato di colore, Rom, albanese e chi più ne ha più ne metta, si sentirà autorizazto ad ingigantire ogni episodio che lo coinvolge, tirando in ballo il razzismo; sicuro di avere una martellante (ed irresponsabile) campagna stampa favorevole. Qui si sta passando ogni limite. Siamo arrivati al punto di dover misurare qualsiasi parola ed azione per evitare che questa venga distorta ed usata contro di noi (italiani), per non offendere la suscettibilità di chi, dimostra (con i fatti) di non avere ne l'intezione, ne l'interesse di adeguarsi alle leggi (ma anche alle tradizioni e stile di vita) della terra che li accoglie. Inoltre, la china dipietrista del PD e gli atteggiamenti sovversivi della sinistra extraparlamentare non contribuiscono certo a distendere gli animi. Purtroppo, non prevedo un futuro prossimo roseo per questo paese, ormai abbandonato a se stesso e sempre più incattivito da una situazione economica disastrosa, da un'immigrazione selvaggia e da una gestione della giustizia e della sicurezza, al limite della decenza. Bravo Lerner!
 
posted by LuK at 08:23 | Permalink |