martedì, novembre 14, 2006
Impazziti?!? Si, dobbiamo essere proprio impazziti noi italiani, come ha sentenziato l'illuminato presidente del consiglio, Romano Prodi, per accettare passivamente un rappresentante con l'autorevolezza di un lombrico, par suo che si permette di schernire i cittadini che subiscono la sua "politica" arraffona ed improvvisata. Dobbiamo essere pazzi, per sopportare che il terzo anniversario della più grande strage di militari italiani dal dopoguerra (Nassiriya, 12 Novembre 2003), venisse snobbato; come se le le forze d'istanza in Iraq fossero in vacanza e non inviate con preciso mandato governativo e sotto l'egida dell'ONU (organizzazione inutile ma con la quale i sinistri nostrani si riempiono facilmente la bocca) e i nostri ragazzi, non martiri per la pace ma vittime dei "resistenti". Siamo totalmente matti a tollerare manifestazioni antisemite, violente, e falsamente pacifiste, come quella di Sabato scorso, dove l'infame Diliberto ha presenziato alla squallida marcia comunista, nella quale sono state bruciate bandiere (anche quella italiana) e fantocci (anche di un soldato italiano) ed urlati slogan aberranti (già sentiti), come "10-100-1000 Nassiriya". Ma ricordiamo al sig. Prodi ed alla banda bassotti che lo sostiene che il vero pazzo è lui e la legittimazione della sua totale incapacità viene da molto lontano, dalle parole di stima nei suoi confronti pronunciate dal leader iraniano Ahmadinejad. Siamo proprio alla frutta e bene fanno a nascondersi (per la vergogna) gli elettori di sinistra, responsabili di aver "regalato" all'Italia un "genio" di tale levatura.
 
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giovedì, novembre 09, 2006
RIDICOLI! So che l'aggettivo non rende a pieno l'autorevolezza del governucolo che ci dobbiamo sorbire (sempre grazie, "coglioni") e del capocomico che lo presiede, però forse induce all'ilarità; merce rara in questi periodi di magra. Sabato scorso, abbiamo raggiunto vette di comicità (anche se, a pensarci bene, c'è ben poco da ridere) solo agognate dai comici di Zelig: rappresentanti dell'esecutivo, in piazza, per protestare contro le politiche economiche del governo, ovvero... CONTRO SE STESSI! Hahaha... Roba da sganasciarsi, se non ci fosse in palio la credibilità ed il futuro della nostra povera italietta. Ma non facciamoci illusioni, le intenzioni (e le azioni) di questi figuri, hanno pochissimo di divertente, se è vero, come è vero che solo pochi giorni fa, nella quasi assoluta indifferenza della stampa prezzolata, impegnata nell'ennesimo sciopero corporativo, il gruppo di Rifondazione al Senato ha pensato bene di intitolare la sala delle riunioni a Carlo Giuliani, che perse la vita nel 2001 a Genova, mentre assieme a un gruppo di facinorosi con il passamontagna e le spranghe, tentava di linciare tre giovani carabinieri di leva già feriti durante l'aggressione. C'è di che rabbrividire, però è innegabile che una certa continuità sia garantita visto che non appena iniziata la legislatura, abbiamo avuto la grazia concessa dal capo dello Stato a uno degli assassini del commissario Calabresi e l'elezione di Sergio D'Elia, deputato della Rosa nel Pugno, condannato a suo tempo per l'assassinio dell'agente di polizia Dionisi, alla carica di segretario di presidenza della Camera. Però, che delicati non-violenti, che persone ispirate, che politici sopraffini riempiono i banchi di queste formazioni politiche che, nel 2006, hanno ancora la faccia di definirsi "comuniste". Al comunistissimo Giorgio Napolitano (presidente delle repubblica, purtroppo), a quanto pare, non è nemmeno lontanamanete balenata l'idea di dissociarsi, o perlomeno di non avvallare, simili scempiaggini. A quando, quindi, una sala della Camera dedicata a Che Guevara?!?
 
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