martedì, marzo 14, 2006
Per inaugurare questa nuova era del Blog, voglio fare una riflessione su quanto accaduto fra Sabato 11 e Domenica 12 Marzo. Iniziamo da Sabato a mezzogiorno, quando a Milano, per mano di un gruppo di delinquenti (non trovo altra definizione più appropriata), con la patetica giustificazione della lotta antifascista, hanno trasformato la città in un campo di battagalia, devastando auto, negozi, lanciando bombe carta e mettendo in serio pericolo ignari cittadini (tra i quali molti bambini che affollavano la zona interessata dalle inaudite azioni di violenza). E' semplicemente inaccettabile che si tollerino ancora le azioni criminali di questi disadattati, che sgorgano direttamente da quelle cloache sociali (che c'è chi si ostina a definire "centri") da sempre brodo di cultura per i professionisti della molotov e dalle aree più estreme della sinistra che inglobano, antagonisti, disubbidienti, No-Global e marmaglia varia. Intollerabile che l'armata brancaleone che si presenta alle elezioni dietro la maschera di Prodi, non prenda le distanze (con i fatti, oltre che con frasi di circostanza) da questi luridi figuri incappucciati capaci di ogni sorta di nefandezza nel nome di una ideologia fradicia di sangue (vedi comunismo), ma che anzi candidi fra le sue fila personaggi del calibro di Caruso, a cui bisognerebbe assicurare ben altro che un posto in parlamento (ad esempio, un soggiorno nelle patrie galere). Le ultime dichiarazioni del futuro parlamentare rifondarolo, titolare di una fedina penale chilometrica, non lasciano alcun dubbio sulle sue capacità intellettuali e tantomeno sulla pelosa presa di distanza degli altri esponenti dell'Unione dei Sinistrati: "amnistia per le migliaia di ragazzi inquisiti in Italia per cinque anni di lotte e mobilitazioni contro il governo di Silvio Berlusconi'". Unica consolazione dello squallido episodio di violenza, la reazione dei cittadini, finalmente stufi di sopportare le angherie di queste masse di nullafacenti col cervello (semidisabitato) cotto dall'ideologia più distruttiva che l'uomo abbia mai partorito. Purtroppo la stessa furia militante anima anche esponenti del giornalismo, pagati profumatamente da tutti gli italiani, come la Sig.ra Annunziata (e quì veniamo al secondo avvenimento, datato Domenica 12 Marzo), protagonista di un'intervista carica di livore al candidato premier Silvio Berlusconi, nella quale riusciva mandare su tutte le furie il suo interlocutore, dimostrando (se ce ne fosse bisogno) quale nobile imparzialità adotti nei suoi ruoli e che tradisce le sue origini sesantottine e di redattrice del fogliaccio "Il Manifesto", chiarendo definitivamente il ruolo super partes svolto quand'era presidente della RAI. La campagna elettorale è nel vivo dello svolgimento e non passa giorno che qualche istituzione o corporazione (magistratura, giornalisti, sindacati) confermi nei fatti il "Pericolo Rosso" da sempre denunciato dal Cavaliere (e per questo ironicamente dileggiato). Beh, forse avrò le traveggole ma le inchieste ad orologeria, le scelte di campo del direttore del Corriere della Sera e/o le dichiarazioni deliranti del capoccia della CGIL sono fatti e provocano continui conati di vomito.
 
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