giovedì, novembre 15, 2007
La società civile in Italia è allo sfascio! Stupri, omicidi, rapine e violenza sono nall'ordine del giorno. Dei primi sono, prevelentemente (dati ISTAT), responsabili cittadini extracomunitari (e comunitari di origine slavo/rumena), mentre di violenze indiscriminate (spesso, inaudite) si macchiano sempre più italiani, sofferenti di imbecillità cronica (ultras, no-global, disubbidienti e mentecatti pari loro). Un bel minestrone, non c'è che dire. La cosa che lascia sgomenti, però è che, proprio quando servirebbe un governo "vero", autorevole e decisionario, ci ritroviamo con l'esecutivo più ridicolo (non me ne vogliano i comici di professione) della nostra storia, a guida comunista (unico nel suo genere) e capace solo di provvedimenti tardivi, inefficaci e strumentali (vedi il raffazzonato decreto sulla sicurezza). Basterebbe il buonsenso per rispondere efficacemente alle, sacrosante, richieste di sicurezza che giungono dalla stragarande maggioranza dei cittadini, ma questo vorrebbe dire, ammettere che le politiche di immigrazione, non solo extracumunitaria, attuate sino ad ora, sono demenziali, che i ROM non vanno integrati ma espulsi, che chi si macchia di reati DEVE essere processato immediatamente e DEVE scontare, per intero, una pena equa, che NON ESISTE nessun alibi sociale per le violenze di piazza (di matrice sportiva o politica, non fa differenza), che i magistrati DEVONO applicare la legge, con il massimo rigore, senza interpretarla bonariamente (o partigianamente). Il rispetto di queste banali regole, traghetterebbe finalmente la nostra disastrata società nel nuovo millennio e ci permetterebbe un confronto paritrario con le altre democrazie. Questo, inutile negarlo, è però, solo un miraggio e l'attuale governaccio è quanto di più deleterio potesse capitarci (grazie di nuovo, COGLIONI), un cancro apparentemente inestirpabile, e determinato a frantumare la società, così come la concepisce un liberaldemocratico (quale il sottoscritto) da risultare ammorbante. Non vorrei avventurarmi in valutazioni sociologiche, ma credo di aver individuato il virus che ci ha condotto a questo punto (forse, di non ritorno), una miscela nauseabonda di buonismo e sovversione: il CattoComunismo!
E' grazie all'utopico assistenzailismo dei partiti di ispirazione cattolica ed al viscerale odio antioccidentale dei comunisti, che nulla si muove, nel nostro paese, da cinquant'anni. Ha proprio ragione il presidende rumeno: "L'Italia è un paese a rischio", per gli italiani!
 
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