Quando si ascoltano le dichiarazioni, degne di indagine psichiatrica, dell'Onorevole Caruso è difficile, anche per un liberale di estrazione illuminista come il sottoscritto, onorare la prima regola deontologica di ogni vero democratico: «Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo». Ma ecco che, non appena si riesce a metabolizzare l'incredibile sparata dell'ignobile figuro (che ha definito Biagi e Treu, "assassini"), il nostro premier (sic) se ne esce con un'altra perla delle sue: «Hamas esiste. È una realtà molto complessa che dobbiamo aiutare ad evolvere perché lavori per la pace. Tutto questo deve essere fatto apertamente, con trasparenza». Avete capito bene, il mortadella ritiene l'organizzazione terrorista (strettamente legata ad Al Qaeda) un interlocutore da prendere in considerazione. Beh, anche le BR esistono, quindi, perchè sbattere in galera i loro appartenenti? Dialoghiamo! Ma lo stolto professore, sa di chi sta parlando? Sa quali sono le "opere" di questa organizzazione? La risposta è una sola: Morte! In Libano, a Gerusalemme, ovunque. Ci sarebbe da stupirsi se il fine ragionamento fosse venuto da un qualunque statista occidentale, ma dal capo della banda bassotti ci si deve aspettare questo ed altro... Infatti, non è finita, visto che l'infame bolognese è riuscito a farsi sbeffeggiare addirittura dall'UE (che ha tristemente presieduto) sulle sue dichiarazioni in tema di immigrazione zingara (o Rom, se preferite). Infatti, ora che si verifica esattamente quanto da me previsto lo scorso Gennaio (
leggi qui, al punto 3), il morty, non riesce a pensare niente di meglio di: «quello dei Rom è un problema politico complesso che l'Europa non aveva ancora risolto». Siamo alle solite, ci ritroviamo un governaccio comunista, filoarabo, terzomondista ed inetto anche nell'arte dello scaricabarile, come ai tempi di Craxi; con la diffrenza che allora gli esecutivi duravano poco (a volte, pochissimo), mentre ora non si vede uno spiraglio di "liberazione" da questi opportunisti inchiodati sui loro scranni traballanti.