mercoledì, febbraio 21, 2007
Dopo il risultato, sfavorevole alla maggioranza, della votazione in tema di politica estera di poco fa al Senato, possiamo (finalmente) affermare che il governo, sostenuto dalla più sgangherata accozzaglia di inutili scaldapoltrone della storia repubblicana, è ufficialmente caduto! Qualunque sia la decisione di mortadella e dei suoi compagni di merende, nessun paese democratico del mondo può tollerare un esecutivo che non ha (nei fatti e nelle opinioni) una salda e condivisa linea di politica estera. Aspettiamo, con trepidazione quindi, l'unica cosa sensata che ci si aspetterebbe dal presidente del consiglio, di fronte alla ineluttabilità del fatto che ormai la sua compagine politica non ha più una maggioranza (che non è più tale, da tempo, anche nel paese): LE IMMEDIATE DIMISSIONI !!! Ogni altra decisione sarebbe uno schiaffo alla democrazia ed un incredibile atto di arroganza. Del resto, lo stesso ministro degli esteri, D'alema, ha dichiarato (più volte, l'ultima ieri) che in caso di sconfitta della maggioranza sui temi di politica estera, l'unica soluzione sarebbe stata quella di "andare a casa". Aspettiamo fiduciosi che la parola di D'alema si riveli quella di un uomo d'onore.
 
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