sabato, agosto 16, 2008
"Fanghiglia Cristiana", getta la maschera: il governo Berlusconi è fascista! Il settimanale dei Paolini si è trasformato da "voce delle coscienze" in "voce di demenze". Sembra proprio ufficiale la svolta cattocomunista di quella che (un tempo) era una pubblicazione prestigiosa, con una diffusione invidiabile. Così, con l'inarrestabile perdita di lettori (300 mila copie in meno, negli ultimi dieci anni; 30 mila, solo l'anno scorso), il periodico decide di perdere anche la faccia, scimiottando "la Repubblica" e "l'Unità", tirando la volata a Di Pietro. Così, citando Renato Farina: "mentre il Papa vede Tremonti, Famiglia cristiana (che pubblica e vende le encicliche del medesimo Papa) attacca il governo. Non c’è da preoccuparsi però. Non saranno tali quisquilie a farlo mandar via. In passato sì che Famiglia cristiana ha portato acqua, dalla fine della Democrazia cristiana in poi, alla sinistra. Nel 1996 fu decisiva nel versare abbondante rugiada a Prodi, in forma di gasolio per il suo pullman, con una linea culminata in un editoriale firmato da Bartolomeo Sorge, il gesuita più calvo e di sinistra della storia d’Italia. Allora Sciortino era vice di don Leonardo Zega. Ne prese la successione nel 1999. E da allora ha tenuto la barre del timone quasi sempre a manca. Con più prudenza negli ultimi anni. Sposando decisamente la Margherita, con una predilezione particolare per Rosy Bindi, ma senza enfasi. Esempio. Quando c’erano in ballo i Pacs, le unioni di fatto, chiamate in Italia “Dico”, Famiglia cristiana intervistò per due pagine la Bindi che difendeva le sue idee pro-Dico, e diede dodici righe al Papa che li scomunicava. Titolo di copertina ambiguissimo: «Meno Dico e piú famiglia». Si deve pur galleggiare. Semmai è su posizioni di etica sociale che Sciortino può traballare. Non per la politica... Del resto negli ultimi mesi Sciortino ha dato botte a Berlusconi («strumentalizza il cardinal Ruini») e al Partito democratico («Pasticcio veltroniano in salsa pannelliana»), distribuito rimproveri a Casini e a Bossi. Attaccato i politici privilegiati in un’Italia dove si pagano tasse come in Svezia e i servizi sono da Bolivia. Da quando c’è al governo il centrodestra, ogni settimana sono contumelie: contro la maggioranza ma anche contro la minoranza (democratica). Se ormai in Parlamento Veltroni pensa a salvarsi la pelle, lasciando l’opposizione ad Antonio Di Pietro, il settimanale di Sciortino fa opposizione, quasi con gli stessi argomenti. Potrebbero scambiarsi i posti, e i discorsi sarebbero più o meno uguali." Il settimanale, ex-cristiano, del resto, aveva già dato prova di stoltezza, anche, incensando, con un ritratto da bravo parroco, don Vitaliano della Scala, più noto (e poi sospeso a divinis) come prete no-global. Insomma, non è che questa "nuova" linea editoriale sia del tutto una novità, speriamo che la novità, vera, venga dai dati di vendita, in caduta verticale, dopo gli ultimi, deliranti, attacchi al governo.
 
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