Ero intenzionato a spendere qualche parola sul "nuovo" presidente del PD, visto che, non appena pensi che abbiano toccato il fondo (e con "Mortadella", c'erano andati molto vicino), 'sti sinistri, riescono a stupirti; quando qualcosa di più importante del patetico cattocomunistello, ha attirato la mia attenzione... La deriva etica della nostra società! Mi riefisco a due episodi, in particolare: il cosiddetto "testamento biologico", la cui natura laica è stata stravolta dal parlamento che ha licenziato una bozza di legge che, di fatto, disconosce la scelta individuale, attribuendo al medico l'ultima parola (invalidando la volontà dell'interessato) e la "sparata" del Papa sull'inutilità del preservativo come strumento di prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili (AIDS su tutte). A prima vista, potrebbero sembrare due argomenti distinti, ma ad una lettura più attenta, emergono con fragore le implicazioni etico/religiose che la presenza del Vaticano sul nostro territorio ha favorito, grazie ad una azione continua (spesso ingerente) sull'attività politica, in particolare. Sono sempre stato (e lo sono tuttora) un fautore della libertà, in ogni suo aspetto, quindi riconosco alla chiesa il diritto di poter esprimere il suo parere, sempre e comunque, ma... ad un patto; che tale rimanga: un'opinione. Punto! Non è concepibile che lo stato sottometta le sue prerogative, che devono sottostare a principi di laicità, ai dictat dei vertici religiosi ed altresì deve essere consentita la legittima dialettica, anche aspra, sui dogmi cattolici che gridano vendetta per coloro che non abbracciano aprioristicamente le leggi di Dio (o le sue aberrazioni). Quindi, ribadisco, il mio NO assoluto agli inquinqmenti ideologici in tema di testamento biologico ed il mio SI convinto all'uso del profilattico come arma contro le infezioni. "Con Dio" non può voler dire "contro l'Uomo".