Il mio più sincero cordoglio ed un sentito abbraccio umano ai famigliari del povero poliziotto, Filippo Raciti, vittima, a soli 38 anni, della violenza inaudita dei gruppi, sempre più numerosi ed impuniti di DELINQUENTI che sfogano la loro rabbia inumana sulle forze dell'ordine, durante gli incontri di calcio. Purtroppo questo terribile evento e le immancabili lacrime di coccodrillo che si levano dal mondo politico non fanno che alimentare il mio proverbiale pessimismo e la completa sfiducia in un governo (appena clamorosamente sconfitto al Senato su un ODG di politica estera e quindi, di fatto, deligittimato a rappresentare il paese; in una parola: Illegale!) incapace di alcunchè. Riflettiamo... Ma pensate davvero che Mortadella e compagni riescano a prendere una posizione decisa su un tema che vede, tanto per cambiare, vittima un agente di polizia e quindi attuare finalmente una linea di "toleranza zero" alla Tatcher, quando il suo ex-governo si regge sui diktat di forze estremiste che, da sempre, strizzano l'occhio a settori dell'autonomia, no-global, pseudo-pacifisti e violenti? Pensate davvero che gli ispiratori politici degli infami che hanno il coraggio di scrivere frasi come "Morte allo sbirro", "Un altro Filippo Raciti: Ultras liberi" e che inneggiano alla vendetta per la morte di tal
Carlo Giuliani (al quale il vergognoso esecutivo ha dedicato un aula del Senato), morto per aver assalito una camionetta dei Carabinieri armato di estintore, possa ora sconfessare una linea che, nei fatti, appoggia l'aberrante politica "Uccidere uno sbirro non é reato"? Vi pare credibile che il governo in crisi, retto dalla sinistra più radicale ed antidemocratica possa tradurre le mielose (e digustose) frasi di circostanza, grondanti retorica, opportunismo ed ipocrisia in un qualche provvedimento sensato? Beh io no! Non ripongo nessuna fiducia in questa classe politica e tantomeno nell'inconpetente ministro Melandri e sono certissimo che fra una ventina di giorni i bei discorsi sulla giustizia, sulla difesa delle forze dell'ordine ecc... saranno solo un ricordo e la violenza sportiva tornerà a manifestarsi in tutta la sua imbecillità. Certo, spero di sbagliarmi ma, temo di avere nuovamente ragione.