I grulli (e i grilli), questa volta non ce l'hanno fatta ed il prossimo parlamento italiano non dovrà subire lo schifo di tollerare (e pagare) ne a Montecitorio ne a Palazzo Madama, i rappresentanti delle liste comuniste, riportate qui a fianco. Quindi, niente Ferrando, Diliberto e Pecoraro Scarso, un (sonoro) calcio in culo all'ignobile Caruso, ma anche addio al sindacalista in cachemire, Bertinotti. Finalmente gli stolti nostalgici della falce e martello non avranno (com'è sacrosanto in un paese civile) rappresentanti nelle istituzioni. Questo è il vero risultato clamoroso, che mai, nemmeno nei miei sogni più ottimistici mi sarei aspettato, uscito dalle urne delle politiche 2008. Certo, un po' sconcerta vedere quanti italiani abbiano avuto il fegato di votare per Di Pietro e la sua "politica" giustizialista, portata avanti con sgrammaticata veemenza, comunque beamoci almeno della sconitta e forte ridimensionamento del Ualter. Quindi, tanto di cappello al Berlusca, che con la sua, vituperata, legge elettorale, è riuscito a realizzare il sogno di Don Camillo e... tanti auguri al nuovo esecutivo, con la speranza che le cose cambino realmente, traghettando il nostro paese verso la 3a Repubblica, realizzando tutte le promesse elettorali, per riparare agli immani disastri del pensionato Mortadella e compagni.