lunedì, febbraio 05, 2007
Mentre il paese intero è ancora sconvolto per i fatti che hanno portato all'uccisione del sottufficiale della Polizia Filippo Raciti, due "autorevoli" esponenti del mondo sportivo e politico si lasciano scappare l'ennesima occasione per tacere. Il primo "genio" del pensiero, tal Antonio Mattarrese, da quarant'anni occupante delle più importanti poltrone del potere sportivo ha pensato bene di lasciarsi andare a dichiarazioni allucinanti: "i morti del sistema calcistico purtroppo fanno parte di questo grandissimo movimento che le forze dell'ordine ancora non riescono a controllare". Si rimane esterrefatti davanti a tale dimostrazione di cinismo ed ignoranza, proprio il giorno che dovrebbe essere dedicato al cordoglio (e se la cosa non è sfuggita nemmeno a Prodi ed alla Melandri c'è di che riflettere per Tonino), anche se sono certissimo, non compirà mai l'unico gesto che ci si aspetterebbe da un dirigente serio, consapevole dei aver detto una cosa inaccettabile: dimettersi. Del rivoluzionario alla pummarola Caruso che infesta, con la sua presenza l'aula della camera (grazie a Rifondazione Comunista ed ai "Coglioni" che l'hanno votato) c'è poco da dire che non attenga all'applicazione di leggi civili e penali che ci liberino una volta per tutte di un essere immondo capace di proferire tali esternazioni: "No alla militarizzazione degli stadi, dove la polizia manganella nel mucchio. È inutile mandare i poliziotti a fare la guerra, a fare da cuscinetto tra le tifoserie". Non che da un personaggio che vanta la fedina penale più lunga di Montecitorio e che da sempre milita in quell'area politica che ritiene un vanto porsi al di fuori della legge e teorizza il conflitto con le forze dell'ordine come stile di vita ci si potesse aspettare altro. Altro ci aspetteremmo invece dal suo partito (Comunista, ricordiamolo sempre), al governo, che a parole si dissocia ma nei fatti si crogiola nel supporto che i Caruso d'Italia offrono alla causa e a tutto pensa tranne ad espellere questo "disobbediente" con il vizietto di assaltare i bancomat e giocare al sovversivo. Ributtante!
 
posted by LuK at 17:25 | Permalink |